7 Agosto 2015
Martinismo e Via Martinista vuole
essere un libro che tratta non tanto della storia del N:::V:::O attraverso date
e personaggi. Quanto piuttosto delle idee, dei confronti, e delle relazioni con
le altre strutture iniziatiche che hanno animato il martinismo. Una storia non
sempre lineare, dove la santità di alcuni è stata bilanciata dall'appariscenza
e dall'ego di altri, che si è dipanata in confronti e rotture per giungere fino
a noi. Particolare attenzione è stata data ai rapporti fra Francesco Brunelli e
il mondo Kremmerziano, alla Chiesa Gnostica, e all'archetipo sacerdotale
martinista, così come alle luci ed ombre di certi personaggi del martinismo francese.
Sono riportati, ed analizzati, stralci del pensiero di alcuni G.M. del
martinismo italiano.
Il Libro è composto da seguenti
capitoli:
5 Introduzione
13 Cos’è il martinismo
30 La natura del rapporto
iniziatico martinista
39 Chi ha fondato il martinismo
58 Il martinismo è ordine
cristiano
68 Martinismo e massoneria
86 L’archetipo sacerdotale
martinista
96 Le donne iniziatrici
145 La formula pentagrammatica
167 Chiesa gnostica e martinismo
178 L’ermetismo kremmerziano e il
martinismo
189 La questione Eletti Cohen
200 I colori del martinismo
206 Eggregore martinista
219 Conclusioni
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Fondamentalmente possiamo affermare che il martinismo è
una libera associazione di uomini e donne che si riconoscono attorno ad un
ideale di reintegrazione spirituale, e perseguono questo obiettivo tramite gli
strumenti e gli insegnamenti propri della struttura in cui operano. Questo
ideale, seppur in forme e contenuti peculiari, è presente in ogni tradizione e
cultura iniziatica; ed assume nel martinismo veste simbolica, esoterica, ed
operativa cristiana. In quanto il martinismo, come vedremo nel proseguimento
della lettura, è Ordine Cristiano ed è quindi nei suoi simboli, narrazioni,
miti, e corrente spirituale che trova impianto, fisionomia e linfa vitale la
propria docetica e ritualità.
La struttura martinista, sia essa un Ordine, oppure il
singolo Iniziatore, ha come finalità quella di trasmettere la forma e la
sostanza della peculiare iniziazione martinista. La quale si sviluppa, a
seguito di un rituale associativo, attraverso un duplice binario: la formazione
filosofica ed operativa dell’iniziato alla via della reintegrazione.
A proposito della funzione dell’Ordine Martinista, scrive
Nebo (Francesco Brunelli): “Voglio
concludere che lo studio approfondito dei rituali di iniziazione e delle
tecniche note mi fanno affermare che l'Ordine conferisce ai suoi membri: - una
iniziazione oggettiva caratterizzata dall'introduzione dell'Uomo di desiderio
in un nuovo mondo ed in una nuova dimensione mediante la creazione del
legamento iniziatico che termina con la trasmissione del Sacramento dell'Ordine
e con la potestà sacrale di poterlo a sua volta conferire.
- La possibilità di una iniziazione soggettiva, realizzantesi cioè in virtù del lavoro e delle applicazioni pratiche dell'iniziato che lo porta sino alla soglia dell'Adeptato, sino cioè alla soglia della realizzazione ultima. Qui finisce la missione dell'Ordine Martinista. Tale missione si estrinseca mediante:
a) la trasmissione fisica da Iniziatore ad Iniziando delle energie eggregoriche, che avviene durante i differenti riti di Iniziazione (il legamento); b) la trasmissione di una dottrina che è quella contenuta nei rituali e che deve essere sviluppata da ciascuno mediante una ricerca, uno studio ed una applicazione costante; c) il simbolismo che rinserra parte della dottrina e parte delle tecniche, prima tra queste la introspezione, la purificazione, la meditazione ecc...; d) i riti di catena (che possono essere variati in ogni momento senza pertanto comportare una variazione nella sostanza e nello scopo dei riti di catena stessi) con l'inevitabile effetto traente dell'Eggregoro e la rivelazione degli Arcani; e) i riti individuali trasmutatori dopo la rivelazione. Questa è la nostra risposta alla domanda: "Dove porta il Martinismo?"
- La possibilità di una iniziazione soggettiva, realizzantesi cioè in virtù del lavoro e delle applicazioni pratiche dell'iniziato che lo porta sino alla soglia dell'Adeptato, sino cioè alla soglia della realizzazione ultima. Qui finisce la missione dell'Ordine Martinista. Tale missione si estrinseca mediante:
a) la trasmissione fisica da Iniziatore ad Iniziando delle energie eggregoriche, che avviene durante i differenti riti di Iniziazione (il legamento); b) la trasmissione di una dottrina che è quella contenuta nei rituali e che deve essere sviluppata da ciascuno mediante una ricerca, uno studio ed una applicazione costante; c) il simbolismo che rinserra parte della dottrina e parte delle tecniche, prima tra queste la introspezione, la purificazione, la meditazione ecc...; d) i riti di catena (che possono essere variati in ogni momento senza pertanto comportare una variazione nella sostanza e nello scopo dei riti di catena stessi) con l'inevitabile effetto traente dell'Eggregoro e la rivelazione degli Arcani; e) i riti individuali trasmutatori dopo la rivelazione. Questa è la nostra risposta alla domanda: "Dove porta il Martinismo?"
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