"Quella nostra nostalgia che dura una vita,
quel desiderio che abbiamo di essere riuniti a qualcosa nell’universo da
cui ci sentiamo separati; passare dall’altra parte di quella porta che
abbiamo sempre visto dal di fuori, non è mera fantasia
di un nevrotico, ma l’indicazione più vera della nostra reale
situazione. Ed essere infine chiamati ad entrare, al di là di tutti i
nostri meriti, sarebbe gloria e onore, nonché una guarigione dal nostro
antico male" (C. S. Lewis, 'Il peso della gloria', da Essay Collection,
Harper-Collins, 2000).
Questo nostro anelito al grande ritorno, inspiegabile in quanto non nasce dalla frustrazione per le cose di questo mondo, bensì malgrado le cose di questo mondo appaganti e lusinghiere noi cerchiamo insistentemente Altro. Così guardiamo attorno a noi, e troviamo fratelli e sorelle che condividono questo nostro ideale, questa tensione oltre ogni ragione. Ed assieme a loro ci raccogliamo nella Tradizione, che è madre amorevole con i suoi figli, eguali ma diversi, è velenosa per coloro che ne sono esclusi.
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