mercoledì 26 gennaio 2022

L’Operatività Martinista attraverso le Dieci Preghiere del Filosofo Incognito

 


“La nostra preghiera potrebbe trasformarsi in un'invocazione attiva e perpetua, e invece di dire questa preghiera, potremmo eseguirla e attuarla in qualsiasi momento, preservando e guarendo continuamente noi stessi.» (Louis-Claude de Saint-Martin, Le Nouvel homme.)



Il presente testo non ha come funzione quella di offrire delle riflessioni, per quanto argute e accattivanti, attorno alle “Dieci Preghiere” del Filosofo Incognito e neppure vuole confinarsi nella ridotta del perimetro martinista, bensì ambisce ad essere un fruibile manuale di fattiva e laboriosa Opera Interiore. La quale, nella semplicità e ricchezza dello strumento proposto, è rivolta a tutti coloro che senza preconcetti e con entusiasmo anelano a prendere contatto con quella scintilla sacra che in ognuno dimora. Sarà quindi un utile viatico per quei fratelli e quelle sorelle martinisti che desiderano approfondire l’opera divulgativa del Filosofo Incognito e infonderla nella loro pratica quotidiana di arricchimento della mente e nobilitazione dell’anima. Al contempo, avendo natura pubblica, è rivolta a tutti coloro che desiderano un solido supporto tradizionale che sappia essere anche moderno e semplice strumento impegno quotidiano.

D'altronde l’essenza della pratica non risiede tanto negli strumenti impiegati e nella loro classificazione, quanto piuttosto nella comprensione di come essi debbano rappresentare un corpo operativo coeso e congruo con gli obiettivi preposti ed esposti, che nel nostro caso non afferiscono tanto ad un generico avanzamento o perfezionamento dell’uomo – sorvoliamo poi sull’assurdità del progresso dell’umanità – quanto piuttosto nel servizio del “Culto Divino”; tema questo assai caro al Filosofo Incognito e al suo maestro Martines de Pasqually e al quale a tutti gli uomini di autentico desiderio deve essere dato modo di partecipare.


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