lunedì 6 dicembre 2021

L'Indemoniato dei Gerasèni


 “Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. 2Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. 3Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, 4perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. 5Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. 6Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, 7e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». 8Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!». 9E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti». 10E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione. 11Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. 12E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». 13Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.” (Marco 5,1-13)

È sostanzialmente su questi pregnanti ed evocativi passi - dove al cospetto di Gesù giunge un indemoniato e l’esorcismo ha così inizio - che trova fondamento la pratica dell’esorcismo all’interno del perimetro rituale della Chiesa Cattolica. Oltre al valore probatorio, questo racconto evangelico assume particolare importanza in quanto ci offre alcuni elementi che inquadrano i segni, gli effetti e la struttura dell’esorcismo. Essi possono essere così classificati:

1. Caratteristiche dell’indemoniato: 

a) Vaga solitario per luoghi desolati e dedicati alla morte. Questi luoghi erano visitati dagli antichi ebrei solamente in particolari giorni e compiendo una serie di piccoli rituali, fra cui la deposizione di una pietra sul sepolcro. L’agire dell’uomo, il suo compiere atti sacrileghi, è un chiaro indizio di possessione. 

b) Rompendo le catene e i ceppi dimostra una forza sovrumana. E’ anch’essa una chiara prova  di possessione: Una dimostrazione di forza eccessiva (l’energumeno). 

c) È l’indemoniato che va incontro a Gesù e lo riconosce come figlio di Dio. È questa una chiara prova di possessione: Conoscere cose occulte o segrete. 

d) L’indemoniato compie atti lesivi della propria integrità fisica. E’ questo un ulteriore indizio di possessione.

2. La psicologia e la necessità del demonio: 

a) iniziale atteggiamento di sfida, che si manifesta nel suo cercare Gesù. 

b) la supplica, il dimostrarsi umile e sofferente, affinché non sia scacciato dal corpo dell’uomo. 

c) la necessità di un altro corpo dove installarsi.

3. L’esorcismo schema: 

a) Reiterata richiesta imperativa  di lasciare il corpo del posseduto.

b) Richiesta di conoscere il nome del Demonio. Su questo punto è interessante la riflessione conseguente: se è vero che il demonio conosceva il nome e la natura di Gesù, è altrettanto vero che Gesù non conosceva il nome del demonio. Da cui discende che Gesù, in quanto uomo, non era onnisciente (tale qualità/potere è una prerogativa divina). 

c) Il nome del demonio è “Legione”. Questo ad indicare una molteplicità di spiriti impegnati nella possessione del corpo; infatti una possessione può anche non essere frutto dell’azione di un unico demone, ma avvenire attraverso una compartecipazione di più agenti di prevaricazione.

d) I demoni, quando sono scacciati, giungono a possedere un branco di porci  (i quali nella tradizione biblica sono ritenuti animali altamente impuri). Tale accadimento vuole anche sottolineare come il momento della “liberazione” rappresenti al contempo una vittoria, ma anche un potenziale pericolo: il demonio cercherà immediatamente un nuovo corpo dove installarsi e perpetuare a questo modo la sua azione di sovversione (o in altra visione essendo ente che necessita di energie vitali, per insistere su questo piano, cercherà un altro essere vivente da parassitare). Volendo scendere in maggior dettaglio e profondità di analisi si rivela come sia necessaria l’esistenza di un simulacro (qui inteso come parvenza di un corpo da possedere) al fine di imprigionare in esso il demone o i demoni e poi procedere alla distruzione del medesimo. Questa pratica è presente, come vedremo, nell’esorcismo tibetano. Vi sono delle pratiche di esorcismo che prevedono l’utilizzo di uno specchio posto davanti all’indemoniato, in modo tale che al momento della “liberazione” il demone confuso si slanci verso lo specchio pensando di possedere un nuovo corpo. Lo specchio consacrato sarà così porta per ricacciare il demone nell’inferno (o piano dimensionale di provenienza).

I LIBRI DEI SALMI

 












domenica 5 dicembre 2021

LA RIVELAZIONE GNOSTICA

 


Possiamo definire “La Rivelazione di Adamo” e la “Parafrasi di Sem” due testi paradigmatici del modello gnostico; in essi sono presenti tutti i classici elementi che contraddistinguono lo gnosticismo, sia rispetto alla tradizione veterotestamentaria sia rispetto a quella cristiana. In entrambi gli scritti sono presenti due elementi di indubbio interesse ed indicativi del particolare ambiente che ha prodotto i testi. Il primo è l’assenza esplicita del Cristo, la narrazione – specialmente nella “Rivelazione di Adamo” – scorre tratteggiando di potenze superiori non ascrivibili al contesto cristiano, e questo lascerebbe aperta la porta all’esistenza di uno gnosticismo precedente al cristianesimo e insito all’interno della tradizione religiosa ebraica. L’altro elemento caratterizzante è rappresentato dalla presenza di interpolazioni con tradizioni mitologiche e religiose che esulano dall’abituale contesto in cui si sviluppa lo gnosticismo; abbiamo elementi afferenti la tradizione greca e romana, e nomi di potenze che non si ravvisano in altri testi gnostici. Tutto questo lascia supporre la particolarità degli ambienti che hanno espresso le due narrazioni, ambienti forse afferenti ad ebrei ellenizzati
I due testi sono frutto di una ragionata traduzione, integrata da oltre 135 note a commento e accompagnata da un saggio personale in merito alla funzione della memoria nello gnosticismo.

ATTI DI TOMMASO APOSTOLO IN TERRA D'INDIA

 



Gli Atti di Tommaso non rientra propriamente nel novero dei testi gnostici, bensì in quella ampia categoria che sono gli apocrifi del Nuovo Testamento. La distinzione, fra gnostico ed apocrifo, concerne non tanto la loro collocazione rispetto al novero dei testi sacri della religione cattolica, in quanto entrambi si trovano esterni da detto insieme, quanto piuttosto dal contenuto, in essi raccolto, e dal pubblico a cui essi sono rivolti. I testi gnostici (per citare alcuni esempi: Il Vangelo di Filippo, la Pistis Sophia, il Vangelo di Giuda e l'Apocrifo di Giovanni) si presentano con un contenuto dove il simbolismo, l'allegoria e la componente mitologica sono in netta prevalenza rispetto all'insegnamento a carattere morale e profetico. Il testo è corredato di circa un centinaio di notte a carattere esplicativo e complementare


Per maggiori informazioni segui il link qui incluso

LA GNOSI E IL MONDO ARCONTICO


I tre testi, raccolti in questo libro e corredati di ricche note esplicative, sono riconducibili a quella scuola composita che è stata denominata Barbelognostica. I barbelognostici individuavano nell’elemento femminile del divino, la cui prima espressione era la Barbelo, quell’agente di movimento, discendente ed ascendente, causa e soluzione del dramma cosmico in cui è imbrigliato l’uomo gnostico. Un uomo dalla composita formazione e terra di scontro fra Arconti, Angeli, Demoni ed Eoni che si contendono, in un’eterna lotta cosmica, le stille di pneuma disperse nella creazione demiurgica. I testi oggetto di una nuova traduzione sono: 

1. IPOSTASI DEGLI ARCONTI 
2. SULL'ORIGINE DEL MONDO 
3. IL LIBRO SEGRETO DI GIOVANNI



L’ESORCISMO: Storia, Significato, Tradizione Iniziatica e Pratica

 


L’esorcismo era una pratica che sembrava quasi dimenticata ed avvolta fra le nebbie di un passato forse frettolosamente tacciato di superstizione e ignoranza, quando negli ultimi decenni - in concomitanza con la perdita di sicurezza sociale e le ansie per un incerto futuro - essa è tornata ad affascinare la mente di molti. E’ indubbio, e lo vediamo anche in questo frangente storico, come innanzi al frantumarsi delle sicurezze sociali e alle stentoree risposte delle leadership, una parte della società volga lo sguardo a quanto rimanda ad una visione alternativa, e nondimeno meno reale o irreale a seconda dei punti di vista, di quanto proposto dalle convenzioni culturali, scientifiche e morali comunemente accettate e proposte.
Ebbene fra le varie pratiche spirituali e religiose di ogni tempo e di ogni luogo, l’esorcismo rappresenta il mezzo di contrasto, la risposta attiva, dell’uomo nei confronti della prevaricazione dell’invisibile. Attraverso questo rituale, laborioso nella sua preparazione e complicato nel suo svolgimento, un sacerdote - o un uomo timorato di Dio - comanda ai demoni di lasciare il corpo del posseduto; quale maggiore espressione della potenza e della presenza dell’invisibile, e al contempo del potere che l’uomo ha su tale mondo sovrasensibile, che questa suggestiva azione rituale che magistralmente unisce preghiere, gesti di imperio e di comando, consacrazioni e riti di bando?

INDICE
CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE
CENNI STORICI ALL’ESORCISMO
I FONDAMENTI BIBLICI DELL’ESORCISMO CATTOLICO
LA SOSTANZA DELLA POSSESSIONE
CAMBION, PATTO COL DIAVOLO, ARS GOEZIA, MESSA NERA, SATANISMO E INTEGRAZIONE
MALLEUS MALLEFICARUM
L’ESORCISMO NELLE TRADIZIONI: Qmram, Ebraismo, Islam, Buddismo, Tradizione Giapponese, Induismo, Taoismo, La Chiesa Orientale, Luteranismo
DICHIARAZIONI DI ESORCISTI
ELEMENTI SIMBOLICI
SEGNI, GESTI E REQUISITI
SCHEMA GENERALE ESORCISMO CATTOLICO
DE EXORCIZANDIS OBSESSIS A DÆMONIO
EXORCISMUS IN SATANAM ET ANGELOS APOSTATICOS
SALMO 90/91
NELLA TRADIZIONE POPOLARE E IN QUELLA INIZIATICA
CONSIDERAZIONI FINALI
APPENDICE
I. FORMULE DI ESORCISMO
II. PREGHIERE AD USO PRIVATO DEI FEDELI CHE SI TROVANO A DOVER LOTTARE CONTRO IL POTERE DELLE TENEBRE
III. PASSI DEL VANGELO IN CUI SI NOMINA IL DEMONIO
IV. CROCE DI SAN BENEDETTO
V. SANT'ANTONIO DI PADOVA
VI. SURA LXXII AL-JINN (I DÈMONI)
VII. RINUNCIA A SATANA NEL BATTESIMO ANTICO
VIII. PREGHIERA DI LEONE XIII NELLE TRE VERSIONI
IX. NORME DA OSSERVARE CON CHI VIENE ESORCIZZATO
X. ANNELIESE MICHEL E LE CONFESSIONI DEL DIAVOLO
XI. LETTERA DI J.A. RATZINGER


ELETTI COHEN: LE QUATTRO PREGHIERE DELLE SEI ORE



Il libro qui proposto non è un testo che tratta di alchimia, e neppure di cabbala e neppure di teurgia. Esso squisitamente è un piccolo compendio di esercizi spirituali, offerti come viatico giornaliero ai “minori” impegnati nel loro servizio del Culto Divino. Non comprendere questo punto, cecare di aggirarlo con considerazioni che non trovano aggancio alcuno, significa semplicemente non aver compreso la forma e l’essenza del viatico Cohen; significa semplicemente mentire a se stessi e agli altri. Indubbiamente molti ingenui e sprovveduti si lasciano suggestionare dal testo alla base delle concezioni teurgiche degli Eletti Cohen, purtroppo una lettura ragionata de «Il Trattato sulla reintegrazione degli esseri nelle loro prime proprietà, virtù e potenze spirituali e divine» dovrebbe condurre a ben più limitati e concreti orizzonti rispetto a quello di essere un dio in terra. Martinez ci ricorda come questo anelito verso una potenza essenziale perduta, a causa dell’errore e della prevaricazione, è ben arduo cimento e si snoda attraverso fasi propedeutiche.
La prima è la riconciliazione dell’uomo con il divino e la seconda è il riposo all’ombra del Culto Divino che rappresenta, sostanzialmente, la vetta ed il completamento dell’Opera. Ecco quindi come poi l’intera forma e sostanza di questo Ordine si traduca non tanto nel ricercare un vago miglioramento intellettuale o morale del fratello e neppure nei poteri o doni su questo piano, bensì in quello spirito di devoto e continuato servizio da svolgersi in guisa degli strumenti predisposti per le varie classi; fra di essi purificazione, preghiera e sottomissione alla volontà divina sono onnipresenti.

A complemento del testo sono presenti tre paragrafi inerenti:
Via Cardiaca e Via Teurgica
Invocazione ed Evocazione
Martinès de Pasqually e gli Eletti Cohen

E' possibile trovare il libro al seguente indirizzo: ELETTI COHEN: LE QUATTRO PREGHIERE DELLE SEI ORE