lunedì 24 maggio 2021
“E IL LOGOS SI FECE CARNE"
domenica 23 maggio 2021
LA PENTECOSTE
mercoledì 19 maggio 2021
Louis-Claude de Saint-Martin e la Via della Preghiera
Louis-Claude de Saint-Martin e la Via della Preghiera. Il cammino verso il Tempio Imperituro.
È ben arduo scrivere di Louis-Claude de Saint-Martin (1743-1803), in quanto l’insegnamento che traspare dai suoi scritti è una medicina per l’anima assai indigesta per la mente dell’uomo e, soprattutto, dell’iniziato contemporaneo.
Tale discrepanza, fra la necessità di siffatto linimento e la repulsione che esso suscita in molti, è dettata fondamentalmente da due ordini di motivi. Il primo risiede nella natura squisitamente cristiana della narrazione, dei simboli, della morale e dell’insegnamento che Louis-Claude de Saint-Martin instilla, senza risparmiarsi, nei suoi scritti. Il secondo è da ricercarsi nella particolare presbiopia cognitiva che pare affliggere molti “iniziati” ed esoteristi contemporanei, i quali ricercano sempre quanto è maggiormente complicato e sottilmente artefatto, rispetto a quanto è semplice e utile per l’opera laboriosa a cui si dovrebbero sottoporre.
Ecco quindi, come pratiche quali la preghiera e la meditazione (che altro non è che una forma intensiva ed essenziale del pregare), siano considerate passive, inutili e frutto di un devozionalismo che non deve neppur sfiorare l’ombra dei loro paludamenti.
Ovviamente in ciò vi è un grande errore di metodo e di concetto. L’errore di metodo consiste nel non valutare come, necessariamente, anche il più sublime atto teurgico trovi propedeuticità nella preghiera e nella purificazione. L’errore di concetto, risiede nel considerare la preghiera un non-strumento legato al devozionalismo religioso.
Il Libro in numeri:
ISBN: 9791280418012
Pagine: 168
Autore: Filippo Goti
Edizione: 2021
Formato: 14,8x21cm
IL DEMIURGO DI RENE GUENON
“Le Démiurgè” è parte di una serie di articoli che, dal 1909, un giovane Guénon (1886-1951) pubblicò sotto lo pseudonimo di Palingénius sulla rivista da lui diretta “La Gnose”. E' questo un saggio che non tratta della figura del Demiurgo all’interno delle varie scuole dello gnosticismo, erroneo è il semplice ritenerlo, ma di uno scritto dove il Guénon espone la sua padronanza della metafisica orientale e, in particolare, dei testi di Adi Shankara. Adi Shankara ("colui che porta la felicità", uno degli epiteti di Shiva) fu maestro della scuola ortodossa Advaita Vedānta, commentatore delle Upanishad, del Brahma Sutra e della Bhagavad-Gita. La dottrina insegnata da Śaṅkara, conosciuta sotto l'espressione di "non dualità", cerca di indagare, percepire e comprendere il divino nella sua totalità, cercando di superare sia la dualità esistente fra osservatore ed osservato e sia quella tra Essere e Non-Essere.Il testo è qui presentato in una nuova traduzione, arricchito da numerose note esplicative e troviamo in appendice sia l’originale in francese e sia un breve saggio che tratta della figura del Demiurgo all’interno dello gnosticismo classico.