martedì 19 maggio 2020

L'EUCARESTIA IL SESSO NELLO GNOSTICISMO


Era il 1906 quando apparve la brochure scritta dal Chevalier de Saint-Marcq; in questo opuscolo, ad uso interno dei salotti occultistici parigini, si tratta della reale essenza che si cela dietro al simbolismo del rito Eucaristico, e di come questo rito, centrale nel messale liturgico, non sia che la posticcia menzogna, questa è la tesi dell'autore, a cui è ricorsa la Chiesa Cattolica, oramai assurta a guida politica e culturale dell'occidente, per celare il vero significato dell'ultima cena ed il cuore dell'insegnamento misterico di Gesù. Senza ulteriori ritardi, comprendendo come il lettore maggiormente smaliziato sappia già dove giunge questo fraseggio, la tesi avanzata dal Chevalier de Saint-Marcq vuole che la primitiva Eucarestia, chiamata Agape, altro non sia che l'unione con il Cristo tramite il sacerdote-beato, ovvero l'inserimento, grazie al sacerdote, all'interno di una filiazione mistica riconducibile al fondatore del cristianesimo e a quel mondo spirituale ultraterreno di cui Egli narrava. 

" Non era più una parte del corpo del sacerdote, e quindi non era possibile collegarlo al corpo e al sangue di Gesù-Cristo passando attraverso la filiazione interna della vera trasmissione." ("L'Eucharistie" del Chevalier de Saint-Marcq")

Non sono molti i libri, gli scritti ed i pensieri che incontrovertibilmente hanno caratterizzato, vantando un chiaro diritto di primogenitura, lo sviluppo del movimento occultistico e iniziatico occidentale contemporaneo nei suoi vari e tortuosi meandri e avviluppi.
Tale evidenza si deve in gran parte a due fattori egualmente importanti e caratterizzanti, spesso nei suoi aspetti maggiormente deleteri, lo spirito che anima molti, troppi, "iniziati" ed occultisti.
Il primo, di questi fattori, è riconducibile all'ampio sincretismo che ha caratterizzato il mondo esoterico occidentale dall'ottocento ad oggi, dove elementi concettuali e operativi di difformi tradizioni religiose/filosofiche/magiche/misteriche, separate dallo spazio e dal tempo, sono stati divelti dai loro ambiti naturali e variamente miscelati in forme rituali massoniche o paramassoniche. Tale "opera" era, ed è ancora oggi, il frutto del fascino esotico, più che esoterico, che le culture della lontana India, della religione egizia al tempo dei faraoni e finanche della tradizione sudamericana, esercitavano sull'iniziato europeo posto ora al centro del mondo.
Le nuove strutture iniziatiche, espressioni anglo-germaniche e francesi che di lì a poco avrebbero caratterizzato, e ancora oggi vi esercitano un profondo richiamo, il panorama esoterico, attinsero a piene mani da questo patrimonio, senza interrogarsi, nella stragrande maggioranza dei casi, sull'essenza celata dietro alla forma di epopee mitologiche, rituali e filosofiche; è questo il tempo della Golden Dawn[1], dell'Ordo Templi Orientis[2] e del Memphis e Misraim[3], dove ognuna di queste piramidi rituali ha coniugato la struttura squisitamente massonica collettiva con pratiche individuali riecheggianti tradizioni estranee ai perimetri occidentali. Se quanto sopra, senza dilungarmi eccessivamente, rappresenta il primo motivo alla base della mancanza di originalità e specificità dell'ambiente iniziatico, il secondo è da ricercarsi inevitabilmente nella "promiscuità" dei frequentatori di detti perimetri, i quali, senza soluzione alcuna di continuità, amavano, ieri come oggi, indossare grembiulini, collari e guanti di una molteplicità di istituzioni, alla perenne ricerca dell'apparenza, più che dell'essenza e dando così vita ad un rapporto superficiale fra essi stessi e la filosofia occulta che sussiste, o dovrebbe sussistere, raccolta nella forma della struttura, dei riti e degli strumenti.
Quanto sopra succintamente esposto, non essendo questo il luogo per trattare dei vizi del movimento esoterico occidentale, ha determinato una permeabilità dei perimetri, delle filosofie e degli strumenti che ha condotto ad un livellamento, verso il basso, e ad un'omogeneità di insegnamenti e substrati formativi ed informativi.

Innanzi a questo scenario di ieri, e purtroppo di oggi, "L'Eucharistie" del Chevalier de Saint-Marcq, seppur con i suoi difetti logici, approssimazioni storiche e mancanza di un ampio respiro (non è l'opera di un antropologo e neppure di un solido studioso dell'occultismo) si staglia all’orizzonte grazie alla sua capacità di influenzare e determinare direttamente e indirettamente il fulcro, il sancta sanctorum, di alcune delle strutture sopra menzionate. 





Copertina flessibile: 60 pagine
Editore: lulu.com (1 maggio 2019)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 0244480672
ISBN-13: 978-0244480677



[1] La Golden Dawn (più precisamente Hermetic Order of the Golden Dawn, in italiano Ordine Ermetico dell'Alba Dorata) è un ordine nato alla fine del XIX secolo. I tre fondatori, William Robert Woodman, William Wynn Westcott e Samuel Liddell MacGregor Mathers furono massoni e membri della Societas Rosicruciana in Anglia (S.R.I.A.).
[2] Ordo Templi Orientis ( OTO ) ("Ordine del Tempio dell'Oriente" o "Ordine dei Templari Orientali") è un'organizzazione internazionale iniziatica fondata all'inizio del XX secolo da Carl Kellner e Theodor Reuss . L'autore e occultista inglese Aleister Crowley è il membro più conosciuto e più influente dell'ordine. Originariamente era modellato e associato alla massoneria europea, come le organizzazioni dei templari massonici, ma sotto la guida di Aleister Crowley, l'OTO fu riorganizzato intorno alla Legge di Thelema come suo principio religioso centrale. Questa Legge - espressa come "Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge" e "L'amore è la legge, l'amore sotto volontà"- fu promulgata nel 1904 con la stesura del Libro della Legge .
[3] Rito paramassonico, non riconosciuto dalla Gran Loggia di Inghilterra, a pretesa vocazione occultistica e realmente sincretistico: unisce, con logica capziosa, difformi tradizioni, fra loro spesso opponenti.

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