martedì 19 maggio 2020

Il mito gnostico. Abissi e vette del ritorno al Pleroma



Questo libro altro non vuole che presentare alcuni degli innumerevoli miti gnostici e fornirne una chiave di lettura. Ciò al fine di permettere a colui che si avvicina allo gnosticismo di comprenderne il significato profondo, un significato che va ben oltre gli aspetti formali dei suoi stilemi, dell'apparenza dell'immagine e della linearità dell'informazione; questi ultimi elementi sono certamente importanti in chiave comunicativa, ma rappresentano solamente una particola del messaggio gnostico: il quale vuole essere fondamentalmente formativo. Una formazione tesa a fecondare l'anima, in colui che risuona identica armonia interiore, e determinare quella vibrazione atta a mutare il percepito di quanto è reale e di quanto è illusorio, e di tradurlo in nuova linfa vitale.

È facile per il lettore esaltarsi nella meraviglia, o sprofondare nello sconforto, innanzi ai raffinati miti gnostici; le elaborate teogonie, le machiavelliche cosmogonie, gli oscuri nomi, gli Eoni infedeli, le suicide missioni salvifiche, sono gli ingredienti comuni ad ogni scuola e comunità gnostica, e realizzano, nel loro eterogeneo insieme, un intricato, quanto raffinato, ordito per mente e anima.  All'estraneo, al curioso, potrebbe sembrare che nessuna di queste fratellanze gnostiche cristiane avesse requie fino a quando non si differenziava rispetto alle altre per qualche peculiarità, per un nuovo estroso nome demoniaco, o per una nuova epopea. Vi è però differenza fra ciò che appare all'estraneo e la sostanza che coglie l'adepto, ed è proprio su questo binomio (apparenza –sostanza) che si fonda l'intera speculazione gnostica cristiana.
Prima di proseguire nella trattazione, è però necessario ricordare come la comunicazione gnostica non ha mai avuto come finalizzazione l'universalità umana, ma bensì la trasmissione di un insegnamento all'interno della ridotta delle singole comunità. Tale distinzione ragionevolmente ci porta a considerare che è l'uomo moderno, il non gnostico per eccellenza, che deve sforzarsi di comprendere ciò che i pneumatici riservavano ai loro simili, e non stupirsi per la presunta incomunicabilità di questi, che certamente non volevano e non potevano parlare per colui che giunto quasi duemila anni dopo.

Il mito racconta una storia sacra; riferisce un avvenimento che ha avuto luogo nel tempo primordiale, il tempo favoloso delle origini [...] È dunque sempre il racconto di una "creazione": si narra come qualcosa è stato prodotto, come ha cominciato a essere» (Mircea Eliade , Aspects du Mythe)




Dettagli prodotto
pagine: 180
Editore: Tipheret (1 febbraio 2020)
Collana: Chokmah
ISBN-10: 8864965181
ISBN-13: 978-8864965185

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